Ai giornalisti della Stampa, il presidente uscente Mario Draghi risponde di “No” su un suo secondo mandato.
Il Consiglio dei ministri ha visto l’approvazione del Decreto Aiuti-ter, in sostegno alle famiglie e le imprese per fronteggiare la crisi energetica che sta colpendo tutta l’Europa. In conferenza stampa i giornalisti pongono a Mario Draghi una domanda: “Sarebbe disponibile ad un secondo mandato a Palazzo Chigi?”. La risposta del premier Mario Draghi è perentoria: “No”.
NO ad un secondo mandato
I giornalisti fermano l’uscente premier per porgli una rapida domanda: “Sarebbe disponibile ad un secondo mandato a Palazzo Chigi?”. Ma senza esitazioni Draghi risponde di No, sebbene le attuazioni al Cdm sia stato di gran lunga positivo.
Al termine del Consiglio dei ministri che ha visto l’approvazione del Decreto Aiuti-ter, Mario Draghi esprime la sua soddisfazione nell’aver attuato provvedimenti utili al Paese. A partire dalle famiglie e le imprese che temevano di non ricevere un supporto certo per fronteggiare i rincari sull’energia. In secondo luogo è stata accelerata l’attuazione del Pnrr sulle riforme strutturali “con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di obiettivi prima del prossimo governo”. Infine, in Cdm è stato possibile attuare la diversificazione energetica dal gas russo e verso le fonti rinnovabili.
“Ben 14 miliardi di euro finanziati per famiglie e imprese che si aggiungono a quasi 50 nei mesi scorsi, nel complesso un valore superiore a 60 miliardi di euro, pari a 3.5% del Pil”, spiega Draghi sulla questione dell’emergenza energetica e dell’inflazione.
Draghi crede nella forza che possiede la democrazia italiana nel saper fronteggiare i nemici russi. Il suo credo nei confronti delle sanzioni verso la Russia non fa vacillare le sue certezze sul nostro Paese. Termina sottolineando l’importanza del sostegno dell’Italia nei confronti dell’Ucraina per la guerra di liberazione da chi ha invaso il paese.